Ad un certo punto delle vacanze, proprio quando l’estate sembra che non debba finire mai, in famiglia succede sempre un qualcosa, una battuta, un aneddoto o un dolce ricordo, che fa lanciare agli studenti in vacanza un’occhiata furtiva ed interessata al calendario, in cerca di una risposta non troppo crudele.
Come ogni anno, il tempo trascorre inesorabilmente senza favori per nessuno, facendo avvicinare di giorno in giorno il ritorno a scuola. Per l’inizio del nuovo anno scolastico tutti devono presentarsi in classe nelle migliori condizioni possibili: fisiche, psicologiche e didattiche.

Ritorno a scuola, ci siamo!
Il countdown è inarrestabile e il sorriso dei nostri bambini, spesso, è adombrato dall’imminente ritorno a scuola, con le lezioni e compiti da fare, solo di tanto in tanto addolcito dall’idea di ritrovare i compagni di classe e i divertimenti di sempre. I compiti delle vacanze fatti nell’ultima settimana utile sono terminati e tutti sono già pronti, o rassegnati, a ricominciare da capo. A noi genitori il compito di programmare, prima del fatidico giorno, l’acquisto di cartelle, penne, grembiuli e astucci e di fronteggiare i piagnucolanti “Non voglio tornare a scuola”.
Quello che però pochi genitori sanno è quanto spesso dietro quello che appare un capriccio c’è una difficoltà oggettiva.

Perché è sbagliato sottovalutare questi capricci?
La risposta è tanto semplice quanto sbalorditiva. Gli studi in materia dimostrano che l’80% di ciò che un bambino apprende passa per il canale visivo. Ne consegue che una visione difficoltosa o distorta porta ad un apprendimento difficoltoso o distorto. Nei casi più semplici un occhiale per compensare la vista non perfetta da lontano è sufficiente, ma, anche se sembra impossibile, i dati statistici affermano che il 90% dei bambini che necessitano di occhiali, non ne porta. Ogni sintomo può essere un campanello d’allarme e non va sottovalutato: svogliatezza, sonnolenza, mal di testa, lentezza nella lettura, ecc, possono essere causati da una vista non perfetta, e migliorare sensibilmente con l’occhiale adeguato. Un occhiale che corregga l’eventuale ipermetropia, miopia o astigmatismo è il presupposto minimo per assicurare ai nostri piccoli un anno scolastico piacevole e proficuo.
Il mal di testa e gli altri disagi presentati dai bambini non vanno considerati con leggerezza capricci e basta, ma valutati seriamente. Anche se i bambini vedono da lontano i caratteri più piccoli, la visione da vicino, lo studio, i computer possono essere fonti di disagio. Una visita optometrica specializzata può evidenziare la necessità di lenti a supporto accomodativo, definite in America “lenti di apprendimento” ed un Francia “lenti antifatica”- In casi particolari la situazione può migliorare nettamente con qualche esercizio visivo adeguato; cose semplici da fare e facili da rimediare. Un disturbo lieve, se trascurato a lungo può portare a conseguenze poi non più rimediabili come un occhio pigro.
Ma anche senza conseguenze così gravi, far studiare i ragazzi senza l’occhiale adeguato, se necessario, vuol dire svantaggiarli nello studio e nella corsa della vita; sarebbe come mandarli ad una competizione con uno zaino di pietre sulle spalle. Un controllo delle abilità visive effettuato da professionisti preparati con strumentazione d’avanguardia può fugare ogni dubbio.

Ti aspettiamo nei nostri centri ottici per misurare l’efficienza visiva
Dal 1979, i centri ottici Lisi & Bartolomei offrono servizi di ottica per tutta la famiglia. Nelle sedi di Viterbo, Civita Castellana, Vallerano, Teramo e Roma il controllo della salute visiva è una procedura che sta alla base di un’attività di ricerca in continua evoluzione. Per scongiurare anche solo l’insorgere di uno dei vari disturbi dell’apprendimento scolastico, un controllo senza impegno dell’efficienza visiva già dal primo giorno di scuola è il primo passo verso un benessere visivo che il nostro bambino merita.