Il mal di testa è un disturbo estremamente comune; in Italia ne soffre 1 persona su 5. Considerando la tendenza diffusa a non rivolgersi al medico, limitandosi ad adottare cure fai da te, questi dati potrebbero rappresentare, in realtà, una sottostima del problema. Viene utilizzato normalmente il termine “cefalea” per indicare i dolori alla testa più o meno marcati e che, in diversi casi, influiscono negativamente sulla qualità della vita. Sono diverse le cause che possono portare, più o meno frequentemente, al classico mal di testa.
Zone interessate, durata e tipologie di mal di testa e nausea
Per iniziare a parlare di mal di testa e nausea occorre tenere in considerazione come il dolore possa riguardare diverse aree del capo, estendendosi anche al collo. Se alcune persone presentano un dolore intenso proprio al collo, altre manifestano una pressione sulla fronte, oppure sulla parte posteriore della testa.
Non sono rari dolori che, nello stesso momento, colpiscono anche cuoio capelluto e muscoli delle spalle. Nel momento in cui sono interessate dal mal di testa, diverse persone trovano estremamente fastidiosi luce e rumore.
Quando il dolore risulta particolarmente intenso, nausea e vomito possono peggiorare la situazione. In alcune occasioni il dolore è così intenso da generare una perdita dell’appetito. Per quanto riguarda la durata, gli attacchi di cefalea possono variare da una trentina di minuti a più settimane. Quando il periodo supera i 15 giorni, arrivando anche a 3 mesi, tale cefalea viene definita “cronica”.
Le cefalee, in ambito medico, sono suddivise in primarie, secondarie, nevralgie craniche e dolori facciali. Il fattore discriminante è rappresentato dalle cause scatenanti. Le cefalee primarie non hanno alla base fattori specifici; nelle secondarie, invece, esiste una causa ben determinata che, una volta “rimossa”, porterebbe il dolore a cessare.
La forma più diffusa è sicuramente la cefalea tensiva, appartenente alle cefalee primarie. Fanno parte di queste ultime anche l’emicrania e la cefalea a grappolo, caratterizzata da attacchi di dolore lancinante e ravvicinati tra loro.
I fattori scatenanti il mal di testa
Esaminando dettagliatamente le cause, a provocare dolore, nausea continua e giramenti di testa possono essere fattori molto diversi tra loro. Non può essere dimenticato come nella cefalea, in particolare nell’emicrania, i fattori genetici rivestano un ruolo non indifferente. Anche lo stress e un’alimentazione disordinata, il ricorso eccessivo ad alcool e sigarette, l’inquinamento ambientale ed una condotta di vita estrema (sedentaria o smodatamente attiva), tendono inevitabilmente a generare stati infiammatori che si ripercuotono sulle terminazioni nervose. Mal di testa, vista offuscata e dolori che colpiscono collo e schiena possono avere come causa la cosiddetta “sindrome da Pc”, che colpisce chi è solito trascorrere diverse ore al giorno davanti allo schermo del computer.
Se le caratteristiche intrinseche di alcuni cibi possono provocare cefalea in alcuni soggetti (si ricordano, tra gli altri, sardine, tonno, formaggi stagionati, noci e cioccolato), in altri casi sono la presenza di determinate sostanze (un esempio è rappresentato dai dadi da brodo), o i metodi di cottura adottati (che ne rendono difficile la digestione) a dar luogo al problema. In alcune occasioni, tali alimenti portano le arterie del cranio a dilatarsi o restringersi, provocando dolore.
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Allo stesso modo, un capogiro accompagnato da dolore può avere nel digiuno e nelle diete eccessivamente drastiche la sua motivazione a causa dell’alterazione del livello di zuccheri. Una persona facilmente soggetta a stress o a sbalzi di pressione arteriosa può avvertire, oltre al mal di testa, altri sintomi. Nel primo caso è possibile che si verifichino episodi di tachicardia; nel secondo, invece, sono le vertigini ad apparire episodicamente.
Come intervenire in caso di mal di testa
In commercio esistono alcuni farmaci in grado di alleviare i sintomi del mal di testa. I più comuni sono gli analgesici, ai quali viene riconosciuta la capacità di rendere meno acuto il dolore. In particolare, sono gli antinfiammatori non steroidei ad aver trovato ampia diffusione.
Chi è in cerca di soluzioni alternative all’uso dei farmaci può optare per dei massaggi. Questi ultimi possono donare sollievo alleviando la tensione muscolare di testa, collo e spalle, soprattutto se eseguiti servendosi della punta delle dita. Alcune persone provano sollievo applicando sui muscoli del collo una borsa di acqua calda; altri, al contrario, trovano utile l’impiego del ghiaccio.