Si stima che gli occhi umani siano rimasti sostanzialmente invariati per almeno dieci milioni di anni, ben prima che i nostri antenati assumessero la posizione eretta. Tuttavia, mentre l’ambiente naturale è rimasto quasi immutato per milioni di anni, negli ultimi secoli sono stati introdotti l’illuminazione artificiale e la scrittura. Fino a pochi secoli fa, la giornata era scandita dalla luce solare: si era svegli dall’alba al tramonto e si dormiva di notte. Le attività quotidiane si concentravano sulla ricerca del cibo, prevalentemente a distanza, mentre il lavoro ravvicinato era limitato a compiti manuali, meno impegnativi rispetto alla lettura o al calcolo.
Oggi, il nostro ambiente è profondamente cambiato e le condizioni sociali ci impongono un utilizzo degli occhi del tutto innaturale. Questo porta a numerosi adattamenti visivi, come la miopia e lo strabismo. Sebbene i nostri occhi non siano stati progettati per ore di esposizione agli schermi, la visione è un’abilità appresa e, entro certi limiti, può sempre essere migliorata.
Dato che il processo di maturazione visiva segue un percorso di apprendimento, la visione può essere rieducata e allenata in una certa misura.
Come? Attraverso semplici ed efficaci esercizi visivi che non solo migliorano la vista, ma anche la postura, il sistema motorio-percettivo e il rendimento generale.
Se i nostri occhi sono sani ma fatichiamo a sostenere le nostre attività quotidiane — come guidare, leggere o lavorare al computer — e ci affatichiamo facilmente, il problema potrebbe essere legato al rendimento visivo.
Il Training Visivo è rivolto a tutti coloro che vogliono migliorare la propria efficienza visiva, indipendentemente dall’uso di occhiali o lenti a contatto. L’unico requisito è che gli occhi siano sani: gli esercizi visivi migliorano le prestazioni, ma non curano le malattie organiche.
L’ottico optometrista oggi è anche un educatore del benessere visivo
Gli occhiali, se prescritti in modo inadeguato, possono aumentare lo stress visivo anziché alleviarlo. Un’errata correzione può peggiorare la fatica legata alle attività da vicino.
Vedere non è un’abilità innata, così come non lo è camminare: un neonato ha le gambe, ma deve imparare a usarle. Allo stesso modo, gli occhi devono essere allenati per vedere in modo efficiente. In un ambiente artificiale, la visione può sviluppare anomalie come la miopia, influenzando persino la struttura oculare.
La rieducazione visiva mira a migliorare la qualità della visione in tutte le attività motorie in cui essa è coinvolta.
Non è una soluzione magica, ma il training visivo può migliorare l’apprendimento degli studenti, le prestazioni sportive e l’efficienza lavorativa.
La rieducazione visiva migliora le capacità motorie
Il training visivo aiuta a sviluppare le capacità visive, favorendo il rendimento scolastico e sportivo. In altre parole, rappresenta una vera e propria ginnastica psicomotoria, guidata da un optometrista specializzato, che insegna come sfruttare al meglio la propria visione.
La rieducazione può essere utile in casi di miopia, presbiopia, astigmatismo, ipermetropia e disturbi della binocularità, non per ridurre il difetto visivo, ma per migliorare le prestazioni visive.
Aspetti della rieducazione visiva
Gli occhi non sono veri e propri organi della vista, ma solo recettori di input, analogamente a una tastiera per un computer. La visione, infatti, coinvolge anche il cervello, che elabora le informazioni ricevute.
Il visual training ottimizza il funzionamento del sistema visivo, migliorando l’efficienza cerebrale nell’elaborazione delle immagini.
Come ogni allenamento, anche questo richiede la guida di un esperto. Non basta conoscere gli esercizi: è fondamentale l’aiuto di un professionista che sappia indicare i tempi e le modalità corrette. L’ottico optometrista è il consulente ideale per il benessere visivo.

Rev. Marzo 2025