sport vision

Cos’è lo Sport vision? Per diventare campioni, in ogni sport, occorrono prestazioni atletiche dell’intero corpo, compresi gli occhi. L’allenamento specifico della vista ha un effetto “olistico”, ossia influenza tutti i movimenti e migliora le performances in ogni sport.

Le abilità visive di base, necessarie per tutti gli sport, che possono essere valutate attraverso appositi test visivi sono:

  • Acuità visiva dinamica: capacità di vedere chiaramente gli oggetti in movimento, in altri termini di distinguere in modo preciso i dettagli degli oggetti osservati mentre sono in movimento o mentre la persona sta correndo, saltando ecc… L’acuità visiva è la capacità di seguire un oggetto in movimento e reperire informazioni fondamentali per prendere decisioni istantanee in base a questa constatazione;
  • Colpo d’occhio: capacità di elaborare diverse informazioni in contemporanea riuscendo a valutare target molteplici senza la necessità di doversi soffermare su ciascuno per poterlo discriminare. Il colpo d’occhio è fondamentale negli sport di squadra (calcio, rugby, basket…);
  • Movimento oculare: capacità di muovere rapidamente gli occhi, un enorme vantaggio sia per l’acuità visiva dinamica che per la visione periferica. È di particolare importanza negli sport di movimento come calcio, ma anche tennis, baseball, atletica o tiro di precisione;
  • Visione periferica: capacità di vedere gli oggetti ai limiti del campo visivo in situazioni di elevata attenzione (come in una competizione agonistica). La visione periferica gioca inoltre un ruolo importantissimo nel mantenimento dell’equilibrio posturale. L’ampiezza della visione periferica (campo visivo) è una abilità essenziale per tutti gli sport di squadra, in quanto i buoni atleti devono aver costantemente presente la posizione della palla, dei compagni e degli avversari.
  • Coordinazione occhio-mano / occhio-piede: capacità di elaborare rapidamente le informazioni visive rispondendo con precisione con le mani e con i piedi. Per poter reagire rapidamente e con efficacia le immagini devono arrivare nitide alla retina e quindi al cervello.

Chi possiede tutte queste abilità è in grado di effettuare il tipico passaggio no-look: passaggio che viene effettuato in una determinata direzione guardando in direzione opposta, al fine di trarre in inganno gli avversari.

sport vision photo by Élissa Algora

Oltre alle abilità visive di base, ogni sport richiede poi altre abilità visive particolari e specifiche. Ogni sport, infatti, presenta sfide particolari come: vento, irraggiamento, possibilità di traumi ecc.… per questo motivo alcune abilità hanno maggior importanza rispetto ad altre.

Vediamo insieme alcuni degli sport più diffusi in Italia e le peculiarità rispetto alla visione:

Pallacanestro: la forte illuminazione concentrata sul campo, il costante movimento e la necessità di misurare con precisione distanze, richiedono: stabilità visiva in condizioni dinamiche, visione periferica, percezione della profondità, coordinazione occhio/mano e flessibilità di messa a fuoco.

Nautica: le competizioni a motore richiedono una visione istantanea e dettagliata degli schermi e della strumentazione, nonché una capacità di percepire l’ambiente anche con equilibrio fluttuante. Il canottaggio, di contro, richiede una buona visione periferica per coordinare i movimenti corporei con il movimento della barca.

Ciclismo/motociclismo: i ciclisti ed i motociclisti debbono mantenere una posizione della testa e degli occhi innaturale ed inoltre, i secondi, debbono leggere le informazioni degli strumenti con un solo colpo d’occhio. Acutezza visiva, percezione del contrasto, coordinazione binoculare e prontezza di risposta agli stimoli luminosi sono fondamentali.

Pattinaggio artistico: una visione chiara e stabile ed una acutezza visiva dinamica sono indispensabili per mantenere la stabilità, assieme ad una ottima coordinazione occhio/corpo ed occhio/piede.

Pesca: questo sport richiede buona visione dinamica da vicino ed un’ottima coordinazione occhio mano che permette di legare una lenza guardando verso il basso sempre tenendo d’occhio il bordo e l’orizzonte, tutto mentre la barca è in movimento

Calcio: occorre un tempo rapido di reazione agli stimoli visivi in condizioni dinamiche, un’ottima valutazione delle distanze, una percezione periferica, per valutare la posizione dei compagni di squadra, una flessibilità di messa a fuoco, una percezione della profondità e una buona coordinazione occhio-mano/piede-corpo.

sport vision

Golf: la valutazione costante della distanza del green richiede un’elevata coordinazione inoculare ed un’eccellente acuità visiva complessiva; il gioco richiede anche la coordinazione occhio-mano superba.

Escursionismo: l’escursionismo richiede sempre un’adeguata protezione, soprattutto se effettuato in alta quota con una minore quantità di ossigeno e una luce ultravioletta più potente.

Tiro a segno (arco, fucile, pistola): queste discipline richiedono coordinazione occhio/mano ed occhio/corpo, acutezza visiva, direzionalità e percezione del contrasto.

Corsa: l’avvicendarsi dei punti di riferimento a distanze variabili necessitano di una buona acuità visiva dinamica soprattutto quando devono convivere con vento e detriti.

Sci: le condizioni dinamiche estreme quali: neve, vento, freddo e forti riverberi, si combinano con basse concentrazioni di ossigeno e intensa esposizione ai raggi ultravioletti che obbliga ad usare la massima protezione ultravioletta.

Pattinaggio di velocità: oltre alle altre considerazioni, sulla necessità di un’ottimale acutezza dinamica, si deve considerare che le lame dei pattini possono causare gravi lesioni oculari senza un’adeguata protezione.

Nuoto: una visione periferica stabile è premessa per una virata ed un tuffo efficienti.

Tennis: sfide che si protraggono nel tempo richiedono: la capacità di sostenere una prolungata concentrazione visiva, la necessità di rilevare il movimento della palla istantaneamente, un’ottima acuità visiva, statica e dinamica e flessibilità di messa a fuoco.

 

Un allenamento visivo efficace non può prescindere da una valutazione e da un eventuale training delle abilità visive coinvolte. Gli atleti che praticano sport di velocità hanno un nemico: il vento. L’occhio resiste bene a venti al massimo di dieci km/h, mentre nella corsa, nel ciclismo, nello sci, nella nautica ecc, si va molto più veloci. È indispensabile, in questi casi, utilizzare occhiali specifici che non solo proteggano gli occhi dal vento, dalla polvere e dal pulviscolo, ma che migliorino la percezione. Le lenti polarizzate fanno vedere oltre i riflessi: nella pesca si vedono i pesci sotto il pelo dell’acqua, in bicicletta si distinguono gli avvallamenti dell’asfalto, nel golf e nei tiri la pallina o il bersaglio si distaccano più nettamente dal fondo.

Per gli sportivi, dunque, un doppio aiuto viene dalle scienze optometriche: il visual training per implementare le prestazioni atletiche individua i filtri delle lenti specifici per proteggere gli occhi e dare una marcia in più.

Lisi Bartolomei