La vista del bambino gioca un ruolo molto importante per il suo apprendimento. Quasi il 20% dei giovani che inizia la scuola ha un difetto visivo. Un dato da non sottovalutare se si considera che il 90% di quello che il bambino impara è legato a ciò che vede! Vista bambini: alcuni aspetti da tenere sotto controllo in base all’età.
Un bambino con problemi di vista può incontrare difficoltà nell’acquisizione della lingua o problemi scolastici (difficoltà a imparare a leggere, dislessia, disattenzione, ecc.). Questo è il motivo per cui si deve monitorare la visione del bambino dalla nascita. Neonati e bambini piccoli non vedono esattamente come quelli più grandi e hanno bisogno di ancor più attenzione e protezione.
Evoluzione della vista…e delle problematiche
Un bambino piccolo non vede ancora il mondo come lo vede un adulto. La vista nei neonati permette di rilevare, a circa 30 cm dal viso, un oggetto molto contrastante. Un neonato comincia a fissare lo sguardo della madre il 3° giorno. Quando vedono i neonati? Dai 9 mesi, il piccolo inizia a vedere già molto più lontano e ad identificare i dettagli e la percezione dei colori più decisi.
A 18 mesi, le funzioni visive sono prossime a quelle di un adulto, ma la visione del contrasto non è ancora ottimale così come non è ancora ottimale l’acutezza. In questi primi mesi di vita, durante lo sviluppo vista neonato, il più grande pericolo per gli occhi del bambino sono i raggi UV del sole, perché il cristallino, la lente naturale dell’occhio, non l filtra le radiazioni dannose. È essenziale proteggere gli occhi del bambino dalle radiazioni solari con occhiali da sole che hanno un alto indice di protezione UV.
Problemi di vista legati all’età
Dalla nascita ai 4 anni, occorre stare molto attenti perché uno strabismo o una ametropia diversa tra i due occhi possono essere causa di ambliopia, comunemente conosciuta come “occhio pigro”. Se questa anomalia viene precocemente, prima dei 2 anni con gli occhiali e norme di igiene visiva, e poi, appena possibile, anche con esercizi di potenziamento delle abilità visive , i bambini recuperano normalmente la vista normale.
Non bisogna dimenticare poi che il 10% dei bambini di età inferiore ai 5 anni già presenta una ametropia. Identificati in anticipo, questi difetti visivi possono essere corretti prima che siano di intralcio all’apprendimento ed allo sviluppo visuomotorio. Quindi meglio non ritardare! Prima possibile è bene iniziare un controllo periodico.
Dai 3 ai 6 anni, si consolidano le abilità visive ed eventuali difetti visivi iniziano a palesarsi sempre di più, specialmente con l’inizio della scuola dell’infanzia e primaria. In questo periodo, il controllo è fondamentale. I difetti visivi, se rilevati presto possono essere corretti efficientemente, viceversa, possono causare ritardi nell’apprendimento.
Dai 6 ai 18 anni si consiglia iniziare una visita di controllo una volta all’anno. In questi anni, la visione da vicino del bambino e dell’adolescente è fortemente sollecitata dalla carriera scolastica… e dai videogiochi! Questo è il periodo in cui la miopia può svilupparsi, una miopia progressiva e attiva, implica controlli molto più ravvicinati, ogni 6 mesi.
Come individuare un difetto nella vista del bambino?
Non considerando i casi di evidente difetto visivo, ad esempio lo strabismo, non si può sapere perfettamente se il bambino vede bene. Ci sono però indizi che aiutano a rilevare la presenza di alcuni difetti visivi nei bambini che è bene conoscere. Ma come detto sono solo indizi. Solo un attento esame visivo sarà in grado di individuare con certezza un concreto disturbo della vista.
Se osservando gli atteggiamenti del bambino si possono notare anche solo uno di questi sintomi, i genitori dovrebbero chiedere consiglio ad un esperto. Quanto prima viene corretto il difetto visivo di un bambino, tanto maggiore sarà la sua visione!
Nel neonato
- I suoi occhi rimangono fissi e non seguono i movimenti sopra la culla;
- Sembra fuggire dalla luce;
- Tiene la testa inclinata in modo anomalo;
- Strizza leggermente gli occhi;
- Sbatte le palpebre nervosamente.
Nei bambini
- Si strofina spesso gli occhi come se fosse imbarazzato;
- Tiene la testa inclinata in modo anomalo;
- Quando cammina, inciampa spesso;
- Si avvicina troppo alla televisione;
- Non riconosce le immagini e i colori dei giochi educativi;
- Scrive con la testa inclinata o troppo vicino ai suoi quaderni
- Deve strizzare gli occhi per vedere da lontano;
- Chiude un occhio al sole;
- Si lamenta regolarmente di mal di testa.
Difetti visivi specifici dei bambini
- Lo strabismo: il bambino ha gli occhi storti? Lo strabismo è una mancanza di parallelismo tra gli occhi. Questo disallineamento può essere normale fino all’età di 3 mesi. Se persiste oltre, è bene approfondire.
- L’ ambliopia: Il così detto “occhio pigro” ovvero che vede meno dell’altro anche con la migliore correzione, è dovuta al non uso dell’occhio causato da una deviazione (strabismo) o da un difetto visivo a carico solo di quell’occhio. In questi casi, il cervello, non riuscendo a “fondere” le informazioni dei due occhi, che sono troppo differenti tra loro, ne sceglie una sola e non usa quella dell’occhio peggiore. In questo modo l’occhio deviato, o più “difettoso” viene escluso dal processo visivo e non “impara” a vedere. Rilevata in tempo e corretta, l’ambliopia può diminuire o addirittura scomparire: i bambini trattati fino all’adolescenza, anni possono riguadagnare la vista normale.
- La miopia: non vedere da lontano, è difficile da rilevare nei neonati, la miopia è spesso identificata quando il bambino inizia a frequentare la scuola. Il bambino miope vede sfocato ciò che è lontano, ci sono segni inconfondibili: avvicina il libro o il quaderno alla lettura, non riconosce le persone o le cose da lontano, non ha voglia di giocare a pallone, ecc.
- L’ ipermetropia: Questa difficoltà a vedere da vicino tocca molti bambini e tende a scomparire verso i 10 anni. Se è significativa, ed è accompagnata da mal di testa, l’ipermetropia nei bambini richiede una correzione visiva.
- L’ astigmatismo: Il bambino ha una visione distorta di lontano e vicino, che può essere un handicap quando si impara a leggere. Si nota quando il bambino confonde le lettere vicine, oppure ha una percezione sbagliata delle forme (ad esempio percepisce un ovale anziché un cerchio da certe angolazioni)